Rolex milgauss 1019 prima serie
Una delle conseguenze dell'evoluzione tecnologica moderna è data dal fatto che il numero degli scienziati, fisici, medici, ingegneri, tecnici e operatori che vengono esposti di frequenza a campi magnetici di maggiore o minore intensità si fà sempre più rilevante. Tutti questi specialisti hanno un denominatore in comune: devono sapere l'ora con precisione. Infatti, il movimento di un orologio sottoposto all'influenza di un campo magnetico subisce, al di là dei 60 Oester, delle variazioni. Tali modifiche si accentuano a tal punto che l'arresto del movimento si verifica ben prima che l'intensità magnetica arrivi ai 1000 Oestered. Questo problema è stato risolto dalla Rolex che ha ideato il Milgauss, frutto di lunghi anni di laboriose ricerche. Molti laboratori famosi degli Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Giappone, Paesi Bassi e Svizzera, fra cui citeremo il CERN (Centro Europeo per la Ricerca Nucleare) a Ginevra, ne hanno appurate e verificate le qualità. Nella sua relazione del 10 Agosto 1970, il CERN per esempio, dichiara: Possiamo dire con estrema sicurezza che, questi orologi a parer nostro, si prestano in modo egregio ad essere portati anche in presenza di campi magnetici che tocchino i 1000 Gauss d'intensità e che essi presentano una precisione di marcia paragonabile a quella che si riscontra negli orologi di alta qualità che non siano stati esposti all'influenza di campi magnetici". Il Milgauss è un cronometro che può dirsi praticamente amagnetico in quanto, mentre per un orologio normale il limite d'arresto del movimento si ha già a meno di 100 Oestered, tale limite, nel Rolex Milgauss, è stato portato oltre i 1000 Oestered. Prove di breve durata, effettuate a titolo sperimentale, sono state fatte sino a 5000 Oestered senza che ne siano risultati effetti di rimanenza di una certa importanza. Il cronometro Milgauss, in presenza di un campo magnetico di notevole intensità, accusa variazioni di marcia di minima entità per tutta la durata dell'esperimento; tuttavia, e questo è un elemento importante, l'effetto residuo della magnetizzazione non porta alcuna conseguenza di rilievo e persino dopo il passaggio in un campo magnetico di 1000 Oestered la regolarità di marcia del cronometro continua a mantenersi intatta. Ecco i due fattori principali che sono alla base di questo sorprendente risultato: leghe antimagnetiche, frutto di esami minuziosi, costituiscono alcune parti essenziali del dispositivo di scappamento e dell'oscillatore; un rivestimento continuo in puro ferro antimagnetico garantisce la chiusura ermetica che protegge il movimento.
Testo tratto dal librettino pubblicitario "Rolex Milgauss".